Canali Minisiti ECM

Tumore polmone, nuova terapia chemio-free per il 40% dei malati

Oncologia Redazione DottNet | 25/05/2018 09:55

Test fotografa le mutazioni del cancro per l'immunoterapia personalizzata

 Curare il tumore al polmone senza la chemioterapia. E' una prospettiva che, a tempi brevi, potrebbe diventare realtà per 4 pazienti su 10, e questo grazie alla nuova arma dell'immunoterapia 'di precisione', ovvero utilizzando i farmaci innovativi mirati a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro in combinazioni 'a misura di paziente', sulla base cioè delle caratteristiche del tumore del singolo individuo.   E' questo lo scenario delineato dagli oncologi in occasione della presentazione del nuovo test TMB (Tumor mutational burden) in grado di 'fotografare' in modo completo le alterazioni molecolari del tumore analizzando fino a 500 geni e, sulla base di ciò, aprire la strada alla migliore immunoterapia per quel singolo paziente. Si è infatti dimostrato che l'immunoterapia è più efficace nei tumori con un alto numero di mutazioni, come il cancro al polmone, vescica, gastrointestinale e il melanoma.

La validità di questo nuovo test biomarcatore è stata dimostrata nello studio di fase III CheckMate-227: "I risultati positivi dello studio stabiliscono il potenziale di TMB come importante biomarcatore predittivo per la selezione dei pazienti candidabili al trattamento di combinazione con due molecole immunoterapiche, nivolumab e ipilimumab, nel tumore del polmone non a piccole cellule avanzato", afferma Federico Cappuzzo, Direttore Dipartimento Oncoematologia dell'Ausl Romagna.  Significativi i risultati: il tasso di sopravvivenza libera da progressione della malattia a un anno era più del triplo con la combinazione immunoterapica (43%) rispetto alla chemioterapia (13%). Ci stiamo dunque avvicinando, spiega Cappuzzo, alla "concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento di molte persone, pari a circa il 40%, colpite da questa neoplasia in fase avanzata. Sicuramente un grande vantaggio per i pazienti". Infatti, è proprio del 40% la media di pazienti con tumore al polmone che presenta anche un alto grado di mutazioni geniche, condizione che rende appunto particolarmente efficaci i farmaci immunoterapici. Ed una nuova prova dell'efficacia dell'immunoterapia, afferma Cappuzzo, "arriva pure da un altro studio appena pubblicato sul New Englad Journal of Medicine, che dimostra come la combinazione delle molecole immunoterapiche nivolumab e ipilimumab possa risultare efficace anche nei pazienti con tumore al polmone non ancora operati, portando ad una regressione completa della malattia in circa il 40% dei casi".

pubblicità

Gli obiettivi sono, pertanto, "da un lato, fornire la migliore terapia a ogni persona colpita da tumore, dall'altro utilizzare al meglio le risorse disponibili - sottolinea Michele Maio, direttore del Centro di Immunoncologia e dell'Unità Operativa Immunoterapia Oncologica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese -. In questa direzione, TMB si sta rivelando un biomarcatore molecolare 'solido', cioè analizzabile in maniera univoca, e per questo è particolarmente affidabile". La chiave è insomma il carico di mutazioni geniche che caratterizzano il tumore. Studiarle, per scegliere l'immunoterapia più adatta, è quindi fondamentale: per questo nascerà, con il coordinamento dell'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli e della Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il primo Registro nazionale delle mutazioni geniche. 

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

La Generazione X potrebbe registrare un aumento pro-capite dell'incidenza dei principali tipi di cancro maggiore rispetto a qualsiasi altro gruppo nato tra il 1908 e il 1964

Revisione su 42.500 pazienti: "In 7 di questi rilevata presenza costrutto Car, persone trattate vanno monitorate a vita"

Oncologi, tra le priorità individuare la corretta stadiazione

La Giornata sarà un’occasione speciale per illustrare i più recenti progressi della ricerca e per essere più vicini ai pazienti ematologici, adulti e bambini, attraverso attività di sensibilizzazione e informazione su tutto il territorio

Ti potrebbero interessare

La Generazione X potrebbe registrare un aumento pro-capite dell'incidenza dei principali tipi di cancro maggiore rispetto a qualsiasi altro gruppo nato tra il 1908 e il 1964

Revisione su 42.500 pazienti: "In 7 di questi rilevata presenza costrutto Car, persone trattate vanno monitorate a vita"

Oncologi, tra le priorità individuare la corretta stadiazione

Studio cinese, scoperta una relazione di causa-effetto tra le malattie gengivali e il cancro

Ultime News

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

"La partecipazione della SImg arricchisce ulteriormente il già alto valore scientifico e professionale del Board, con i Medici di Medicina Generale di Simg che potranno fornire il proprio contributo"

La prevalenza d'uso aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nel 2022 gli antibiotici hanno rappresentato, con 938,6 milioni di euro, il 3,5% della spesa e l’1,4% dei consumi totali a carico del Ssn

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima